Confessioni di uno Zero, 2018
Il nuovo romanzo, da cui è tratto il film Uno Zero (regia A. Malandra) che uscirà nelle sale in estate 2018.
Confessioni di uno zero è una storia romantica, giocosa e funerea, che si tinge di punk. La rivisitazione straniante di Romeo e Giulietta attraverso i gerghi convulsi della contemporaneità, “mentre la luna ansima in cielo”. La scrittura è ironica e musicale, piena di colore e di vita.
Di Iacovo somiglia alla sua città, a Pescara: è vernacolare e cosmopolita, inguaribilmente provinciale e spericolatamente aperto sul mondo. L’autore, che seguo dagli esordi, è un affabulatore inesauribile, che viene dal passato (i racconti dei nonni, gli anziani seduti sulle sedie sui marciapiedi, il mito e la magia) e abita il pop, e che qui ci mostra la sua vocazione comico-visionaria.
Filippo La Porta
Confessioni di uno zero é un romanzo fantasmagorico, che alterna i registri e i generi, comico e tragico, grottesco e ironico, epico e a suo modo intimista. Il tutto trascinato da una storia d’amore verosimile, che si spezza, si costruisce, si definisce, si smonta e s’incunea verso il suo gorgo di romantico declino con il suo immaginario che mescola fumetti, musica, cinema pop, grandi romanzi del Novecento e briciole di una fantasia e memoria personale.
Una storia, quella della coppia di irrequieti e contemporanei Giulietta e Romeo, che si specchia dentro uno spaccato di vita (una volta si sarebbe detto di provincia) con ogni tipo di etnia, di cultura e subcultura soprattutto giovanile, trascinato da una fagocitante vitalità che tracima ogni cosa, i tipi umani, le situazioni, le violenze e le derive del nostro mondo in crisi economica, sociale, culturale.
Confessioni di uno zero é una lettura divertita, piacevole, avvolgente a mano a mano che il piccolo mistero della storia si svela e cola a picco.
Narratore caleidoscopico e ipermoderno, Giovanni Di Iacovo, da sempre, sa intrecciare visione e realtà, il pulp e il pop in un regesto di sferzante comicità.
Renato Minore