Tutti i poveri devono morire, 2011
“Giovanni Di Iacovo è il migliore dei giovani scrittori italiani”
Daniele Barbieri (Carta, Il Manifesto)
Il Cenacolo di Caino, una rete internazionale di aristocratici assassini che uccidono per puro piacere, coperti da granitici legami con la politica e la polizia. Unica regola: ogni membro può uccidere solo chi ha un reddito inferiore al suo.
Bancari che uccidono famiglie dopo averle messe sul lastrico tramite investimenti fallimentari. Direttori di aziende che diminuiscono la sicurezza nei cantieri per poter fare più vittime e aumentare così il loro “punteggio” di assassini. Nobildonne che rapiscono disoccupati e giovani precari per lasciarli correre nella loro tenuta divertendosi ad ucciderli come in una grottesca caccia alla volpe. Ma qualcosa inizia ad andare storto. Un membro del Cenacolo cadrà in rovina e diventa a sua volta preda degli altri. L’inquietante passione segreta di un altro membro metterà a rischio la segretezza dell’intero Cenacolo. Durante la convention annuale di questi ricchi e potenti sarà decisa la soluzione finale: l’eliminazione definitiva della povertà dal mondo… tramite l’eliminazione fisica dei poveri!
Un piano perfetto ostacolato però da una stramba e malinconica ragazza che riesce ad amare solo oggetti inanimati.
Un noir caleidoscopico e ipermoderno, dalle tinte pulp ma anche pop, tra amori deviati, scienza deviata, politica deviata e gente deviata in una Londra deviata.
Il tutto speziato da tagliente ironia e colpi di scena.